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Una nuova strada per ripensare la sostenibilità

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Le opzioni di riciclo o recupero per mantenere in vita il più a lungo possibili risorse come il pallet sono oggi molteplici, ma il vero tema caldo è il confronto tra closed loop e downcycling.
Il primo è un riciclo a circuito chiuso, un processo in cui i rifiuti vengono raccolti, riciclati e riutilizzati per fabbricare altri prodotti che saranno poi nuovamente riciclati. Il downcycling di plastiche e materiali eterogenei, invece, si riferisce alla creazione di prodotti con un valore economico e un ciclo di vita inferiore rispetto alla singola materia prima utilizzata. Intanto, il rischio di cadere nel greenwashing rimane sempre dietro l’angolo. E se esistesse invece una terza strada?
Noi di Relicyc proponiamo una soluzione inedita e innovativa per rivalutare i criteri di sostenibilità ambientale e di business. Il nostro pallet in plastica Logypal manterrà almeno le caratteristiche della materia prima utilizzata, così da poter essere reimpiegato anche in altri settori, cosa che accade per il 25% della nostra produzione di macinato plastico. Si mantiene dunque un approccio selettivo verso le plastiche che vengono ritirate a fine utilizzo.
Con il 100% di riciclato, il 100% di riciclabilità diffusa e una filiera corta, siamo infatti in grado di trasformare il pallet in vari articoli al termine del fine ciclo vita, applicando al materiale in ingresso una accurata selezione.

Oggi, il concetto di closed loop affiancato al concetto di sostenibilità rischia di essere un messaggio fuorviante. Non si tratta più solamente di riciclare, ma di mantenere i prodotti riciclabili il più a lungo possibile. Quando ci propongono nuovi materiali da utilizzare nei nostri pallet, verifichiamo in laboratorio e in produzione qual è la miscela che permette al pallet di rimanere diffusamente riciclabile e non andiamo oltre quel limite.

Durante questi anni molti prodotti in materiali riciclati hanno fatto il loro ingresso sul mercato, mentre la recente- e mai passata- demonizzazione della plastica ha portato alcune aziende a sperimentare connubi volti a nobilitare le plastiche o a mescolarle con altre tipologie di materiale, anche organico. Spesso si ottengono risultati di non facile riciclabilità perché impoveriti da questo sistema. Quello del closed loop, insomma, oggi può essere utilizzato come un sistema per mascherare un’ecologia che finisce nel secco indifferenziato o che può degradare la plastica con la quale viene successivamente miscelato.
Ecco perché ci sentiamo convinti sostenitori dell’open loop, secondo cui un articolo deve essere prodotto con caratteristiche tali da mantenerlo diffusamente riciclabile.
Un altro aspetto fondamentale da valutare nella scelta di un pallet è la sua tracciabilità. E per questo Certified Recycled Plastic® consente di avere dati certi: si tratta di un innovativo programma che utilizza la tecnologia Blockchain per tracciare in maniera immutabile e verificabile la provenienza del materiale plastico lungo l'intera filiera del riciclo. Con questo strumento si hanno a disposizione metriche certe e verificabili, per rispondere agli standard internazionali di rendicontazione dell'impatto ambientale tramite QR code.
Relicyc, tramite Certified Recycled Plastic®, si fa portavoce di un impegno di sostenibilità riconosciuto, per una partnership basata su chiarezza, trasparenza e affidabilità.

 
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